“Il ‘codice degli animali’, come ha ben spiegato il presidente Berlusconi, è un capitolo stabile e fondamentale del programma di Forza Italia, non una trovata estemporanea di chi si scopre animalista all’approssimarsi delle elezioni, magari partendo da posizioni opposte”. Così all’AdnKronos Michela Vittoria Brambilla (Fi), storica attivista per i diritti degli animali e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, riguardo al rinnovato dibattito intorno alla causa animalista. “Non sono necessarie solo pene più severe per chi maltratta o uccide gli animali e contro il bracconaggio – prosegue Brambilla parlando delle misure legislative da intraprendere a tutela degli animali – ma anche includere gli animali di famiglia nelle certificazioni anagrafiche e liberalizzare l’accesso dei cittadini con animali al seguito nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Va inoltre introdotto il delitto di produzione e disseminazione di esche avvelenate e quello di uccisione di animale di specie protetta, infine bisogna vietare lo sfruttamento degli animali nei circhi”. “La società manifesta una nuova sensibilità verso gli animali – sottolinea Brambilla – come dimostrano i risultati di una recentissima indagine Doxa: il 73,65 degli italiani pensa che gli animali siano capaci di provare emozioni e debbano essere tutelati dalla Costituzione. Questo avvalora il fondamento del nostro ‘codice’ – conclude Brambilla – per ribadire che per la politica, sicuramente per Forza Italia, gli animali non sono cose”.