“Occorre aggiornare le norme sugli animali in città, sia a livello nazionale che locale, per togliere dal “limbo” in cui attualmente si trovano i “nuovi animali da compagnia”, come Elvis, il minipig che l’Asl torinese competente per territorio vuole togliere alla sua famiglia umana”. Lo dice, commentando la vicenda, Monica Fontana, coordinatrice del Movimento animalista per il Piemonte.
“L’articolo del regolamento che si vuol applicare ad Elvis – sostiene Fontana – è palesemente pensato per una fattispecie ben diversa, come attesta anche il linguaggio desueto: “Nell’interno dell’abitato e delle case agglomerate è proibito il tenere stalle ad uso di armenti di qualunque specie, né maiali, né un numero eccessivo di pollame, piccioni, cani, gatti etc”. Quando questo regolamento è stato approvato (la prima versione è del 1926) non esistevano i minipig da compagnia, ma solo i suini e le stalle “tradizionali”. Invece che applicare burocraticamente le regole, bisognerebbe modificarle per adattarle alla realtà attuale, vietando la vendita quantomeno degli esemplari di specie esotiche considerate invasive, riconoscendo che alcuni animali precedentemente classificati “da reddito” ora possono essere considerati “da compagnia” e fissando linee guida per la loro corretta detenzione. Nel frattempo l’unica bussola per risolvere casi come quello del maialino Elvis dovrebbe essere il buon senso. Ma Torino non è un Comune amico degli animali”.