“Il rapporto delinea un quadro non nuovo, purtroppo, e ancora sconfortante. Le dimensioni del fenomeno randagismo non accennano a diminuire, né si riduce il divario tra le Regioni più virtuose (generalmente quello del centro-nord) e quelle dove l’emergenza è permanente. Riproduzione incontrollata e abbandoni continuano ad alimentare l’esercito dei randagi. Bisogna applicare la buona legge che abbiamo, la 281, che spiega bene chi deve fare che cosa, e controllare che Comuni e Asl facciano il loro dovere. Bisogna anche rafforzare le sanzioni in capo a chi abbandona gli animali: l’abbandono è una forma di maltrattamento e come tale dev’essere punito, severamente, anche con il carcere, come prevede la proposta di legge a mia prima firma ora all’esame della commissione Giustizia della Camera”.