“Quanto accaduto non è altro che una delle tante storie di solitudine nella nostra città”. Lo ha detto l’avv. Ilaria Salamandra, responsabile del Movimento animalista Lazio, commentando lo sgombero effettuato ieri a Roma: con il supporto dei vigili del fuoco, uno psichiatra, gli assistenti sociali e i veterinari del Comune, gli agenti del Nucleo operativo guardie rurali ausiliarie (Nogra) sono entrati in un appartamento di via Conca d’oro, dove l’inquilino viveva con circa 70 gatti. Paurose le condizioni igieniche, che avevano ovviamente destato l’allarme dei condomini. Numerose le carcasse rinvenute, in quello che appare un caso classico di “accumulazione di animali”.
“Siamo tutti estremamente dispiaciuti per la persona – sottolinea l’avv. Salamandra – ma contenti di poter dare una seconda possibilità a lui e ai gatti. Colpisce che, per riuscire ad aiutarlo, i condomini, che rappresento come legale, siano dovuti arrivare a denunciarlo. L’inquilino, infatti, non ha mai aperto né risposto a chi gli offriva il proprio aiuto. E’ una situazione che andava avanti ormai da anni”.
“La vicenda – prosegue – mette in evidenza un vuoto normativo. Non c’è disciplina per casi simili, in cui persone sole, arrivano ad accumulare decine e decine di gatti o cani, credendo di far del bene, ma in realtà costringendo gli animali a vivere in condizioni di vita incompatibili con la loro natura, e costituendo un pericolo concreto per la salute di tutti”.
“All’uscita dalla propria casa – conclude la responsabile del Movimento animalista – dopo essersi assicurato che tutti i suoi gatti fossero nelle mani di personale specializzato, mentre veniva accompagnato in una struttura adeguata, l’inquilino ci ha ringraziato per averlo aiutato. Speriamo che lui e i suoi gatti ora possano vivere una vita migliore”.
(Ilaria Salamandra, foto di repertorio)