Sulle botticelle romane, le carrozzelle e simili veicoli trascinati da poveri cavalli anche nelle altre città d’Italia, il Movimento Animalista sfida i partiti, a cominciare dai grillini, “che sui temi animalisti fanno solo chiacchiere e intanto aprono zoo come a Torino”: “Approviamo subito in Parlamento – dice la presidente nazionale, on Michela Vittoria Brambilla – la mia proposta di legge che vieta le carrozzelle trainate da cavalli. Così vediamo chi ha davvero voglia di mantenere le promesse elettorali. A Roma, nonostante l’abolizione fosse nel programma dei 5s, le botticelle circolano ancora”.
“Come il Pd all’epoca di Marino, il M5s sostiene che non si possono abolire le botticelle a Roma perché norme nazionali lo impediscono. Secondo la mia opinione, e soprattutto quella di giuristi qualificati, non è affatto così”. Spiega l’on. Brambilla nel corso della presentazione dell’iniziativa legislativa a Milano di cui si può prendere visione sul canale youtube del Movimento Animalista al link.
In ogni caso, con l’approvazione del progetto di legge che presento oggi, verrebbe meno qualsiasi alibi. Propongo infatti di vietare sul territorio nazionale l’utilizzo di animali “per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e a servizi non di linea finalizzati al trasporto di persone”. Conseguentemente è prevista l’abolizione dell’art.70 del codice stradale che disciplina il servizio “a trazione animale”, del relativo regolamento applicativo e di qualsiasi riferimento a tale servizio nella legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea (n.21/1992). A tutela dei cavalli il ministero della Salute stabilirà i criteri per la dismissione e la collocazione degli animali, mentre le licenze saranno convertibili in autorizzazioni per l’esercizio dell’attività con auto elettriche”.
Se i Comuni “a trazione 5s” e quelli “a trazione Pd” davvero intendono abolire la “trazione animale” – prosegue l’ex ministro – niente di più facile: per questa proposta di legge noi chiederemo la sede legislativa, cioè l’approvazione direttamente in commissione senza passare attraverso l’aula. Una procedura per la quale è necessaria l’unanimità. Vedremo dunque chi fa sul serio e chi no, chi chiacchiera e straparla e chi vuol veramente porre fine a questa vergogna nazionale. Sì – incalza l’on. Brambilla – perché il problema non riguarda solo Roma, ma molte altre città italiane, come Firenze, Palermo, Napoli e Messina, dove nelle scorse settimane un cavallo è morto dopo una giornata di lavoro sotto il sole cocente. A Roma la situazione è resa ancora più grave da varie circostanze, tra cui la mancata votazione in Campidoglio della delibera d’iniziativa popolare per lo stop alle botticelle, la salvezza dei cavalli e la riconversione delle licenze in altre attività di trasporto, in attesa ormai da 31 mesi. Altro che promesse, sindaco Raggi!”.
“Il progetto di cui parliamo oggi – conclude l’on. Brambilla – è solo l’ultimo atto in ordine di tempo della battaglia che conduco, con varie proposte depositate in Parlamento, perché gli equidi siano considerati a tutti gli effetti animali d’affezione e siano tutelati di conseguenza. Oggi il cavallo continua a essere sfruttato in mille modi: nei circhi, negli ippodromi ufficiali, nelle corse clandestine, sui sampietrini delle città a trascinare carrozzelle sotto qualunque clima, lanciato a velocità folle sui tracciati dei palii. E nella maggior parte dei casi l’ultima stazione è il macello. Noi del Movimento animalista diciamo no e chiediamo che sia approvata la mia proposta di legge che tutela gli equidi come animali d’affezione e ne vieta la macellazione”.
“Sulle botticelle – ribadisce Daniele D’Annibale, responsabile regionale del Movimento Animalista per il Lazio – la giravolta dei 5s ha qualcosa di clamoroso: mai una promessa elettorale è stata così nettamente tradita. Probabilmente l’animalismo dei grillini, ammesso che esista, sfuma a contatto con le poltrone. Vedi anche il caso dello zoo di Torino”.
“Oltre a non avere alcuna giustificazione sul piano etico – aggiunge Valentina Poggi, del Movimento Animalista di Roma – le sofferenze dei cavalli utilizzati per trainare le botticelle contribuiscono ad offuscare ulteriormente l’immagine turistica di Roma, già colpita dal degrado in una misura finora mai vista. Anche per questo chiediamo che quest’anacronistico servizio sia immediatamente soppresso”.
SCHEDA TECNICA
PDL “Divieto di utilizzazione di animali per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati al trasporto di persone”.
L’articolo 1 pone il divieto di utilizzare animali per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati al trasporto di persone. Gli art. 2-4 contengono le abrogazioni dal codice della strada (decreto 285/1992 e dalla legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea (2171992). Gli articoli 5-6 le misure di tutela per gli animali e per le licenze.
I PRINCIPALI INCIDENTI (e un’inchiesta)
Messina, 12 agosto 2017: il cavallo Oliver stramazza al suolo in via Garibaldi, mentre traina una carrozzella con turisti. Muore dopo ore di agonia.
Roma, 26 maggio 2017: la Procura chiude le indagini su 38 vetturini, accusati di aver tenuto i cavalli all’interno delle scuderie di Testaccio, a Campo Boario, in pessime condizioni igieniche. Alcuni animali erano senza chip identificativo.
Palermo, 30 settembre 2016: un cavallo che tirava una carrozzella per turisti muore in piazza Massimo a Palermo, dopo aver completato l’ennesimo “giro”.
Roma, 12 giugno 2016: un cavallo attaccato ad una botticella crolla in piazza Venezia, sotto gli occhi dei passanti e dei turisti. Faticosamente il vetturino lo rimette sulle zampe.
Cagliari, 7 ottobre 2015: in via santa Margherita due cavalli adibiti al traino delle carrozzelle cadono in una fossa aperta per lavori e si feriscono.
Roma, 30 ottobre 2014: un cavallo (di 11 anni) che trainava una botticella stramazza al suolo in via del Corso, all’angolo con piazza Colonna. L’animale disteso sul fianco viene fatto rialzare con l’aiuto dei poliziotti di servizio a palazzo Chigi
Roma, 28 settembre 2014: dopo una giornata di duro lavoro, il cavallo di una botticella non ha retto più ed è finito a terra in piazza Montecitorio, rovesciato sul fianco, spezzando una delle assi che servono per trainare la carrozzella.
Sorrento, 19 agosto 2013: un cavallo adibito al traino delle carrozzelle, fermo in piazza Tasso, imbizzarrito corre a tutta velocità verso corso Italia urtando una persona e provocando vari danni.
Firenze e Roma, 3 maggio 2012: Due incidenti molto simili coinvolgono cavalli al traino di carrozzelle, nello stesso giorno. A Roma (Testaccio), il cavallo si imbizzarrisce, si ferisce ad una zampa e trascina per centinaia di metri la botticella senza guida. A Firenze il cavallo cade sull’asfalto e si ferisce agli arti posteriori.
Firenze, 30 marzo 2011: S’imbizzarisce uno dei cavalli addetti al traino delle carrozzelle in piazza della Signoria, trascina la carrozzella e la rovescia: fuggi fuggi dei turisti.
Roma, 19 novembre 2008: un cavallo di 18 anni, di nome Birillo, scivola vicino al Colosseo, si rompe una tibia ed è sottoposto ad eutanasia.
Roma, 6 giugno 2008: il cavallo Legoli, al traino di una botticella, è investito e ucciso da un’automobile sul Lungotevere.