“La rivolta dei cacciatutto? Una vergogna senza precedenti”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, commenta “l’incredibile notizia” della protesta contro i controlli dei Carabinieri forestali inscenata ieri a San Polo di Brescia da alcune centinaia di cacciatori e di fatto appoggiata dalle associazioni di categoria.
“In una Provincia che a livello italiano (e forse europeo) si distingue per la pratica sistematica del bracconaggio – afferma l’ex ministro – l’impudente contestazione di ieri sarebbe ridicola se non fosse tragica: è una vergogna senza precedenti, almeno per tre ragioni. Primo: i manifestanti pretendono la legalizzazione di comportamenti illegali, come la detenzione di richiami vivi non consentiti, e l’impunità mentre in quei territori si continuano ad abbattere uccelli di specie protette catturati con reti, trappole e richiami elettroacustici. Secondo: mai si era visto, né a Brescia né altrove, un simile attacco frontale ad organi dello Stato per difendere libertà che esistono solo nell’immaginazione dei manifestanti. Terzo: a quest’ingiustificata, assurda e patetica “rivolta dei cacciatutto” si sono accodati, come sponsor politici, eletti nelle istituzioni che farebbero meglio a riflettere molto bene sull’insostenibilità della loro posizione.
Fortunatamente esistono leggi e regole. Fortunatamente c’è chi le fa rispettare. Chi viene colto a violarle dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa. Certo non manifestare contro le forze dell’ordine a cui dobbiamo dire “grazie” sempre e non soltanto quando fa comodo per tornaconto elettorale”.