“Il testo base di riforma del codice stradale, presentato oggi in commissione Trasporti, smaschera definitivamente i Cinque stelle: l’abolizione, senza se e senza ma, della trazione animale non c’è, i grillini (come accade spesso a chi campa di slogan) avevano scherzato. Del resto, a tre anni dall’entrata in carica di Virginia Raggi, a Roma le botticelle, che dovevano sparire, circolano ancora”. Lo sottolinea l’on. Michela Vittoria Brambilla (Fi), firmataria della proposta AC24, che abolisce il servizio di piazza con veicoli a trazione animale.
“Non ci sono più alibi né pretesti”, avverte l’ex ministro. “Se si vuole operare effettivamente un cambiamento di grande portata etica e culturale, mettendo fine alla sofferenza dei cavalli, ancor oggi, all’alba del XXI secolo, utilizzati per lo svolgimento del servizio di piazza in molti Comuni italiani, l’occasione è quella offerta dalla mia proposta di legge e dalla discussione sulle modifiche al codice stradale. Con l’abrogazione dell’art. 70 del codice e delle disposizioni della legge 21/1992 che a tale modalità di trasporto fanno riferimento – spiega l’ex ministro – verrebbe indiscutibilmente meno la base giuridica per continuare un’attività che alimenta proteste e indignazione in ampi settori dell’opinione pubblica, italiana e internazionale. Dal Parlamento arriverebbe una risposta chiara e inequivocabile ad una questione posta con chiarezza e drammaticità anche dalla morte, in varie città italiane, di molti cavalli sottoposti a fatiche insopportabili in condizioni meteorologiche estreme. Al futuro di uomini e animali attualmente impegnati in questa attività il progetto di legge provvede con soluzioni concrete”.
“Resto convinta – prosegue la presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – che già oggi qualsiasi Comune italiano potrebbe metter fine, volendo, a questa vergogna e trovo ridicolo il balletto inscenato a Roma dall’amministrazione Raggi, incapace di portare nell’aula Giulio Cesare perfino il regolamento che si limita a spostare le botticelle dal centro ai parchi. Ma dicono di avere le mani legate perché il codice della strada prevede il servizio di piazza a trazione animale. Bene, con la mia proposta di legge, slegherei loro le mani, se avessero voglia di farsele slegare. Il testo base presentato in commissione dimostra il contrario. Evidentemente, fa comodo l’ennesimo pretesto per non fare, soprattutto in una città che al non fare deve i suoi cumuli di spazzatura e i letali crateri stradali. Da quando la sindaca Raggi è stata eletta, promettendo di farla finita con le botticelle, urbe e orbe attendono invano l’adempimento. Ora, anche nel campo animalista, avremo l’opportunità di verificare alla Camera quanto valgono le roboanti promesse dei 5s”.
“Non c’è alcun motivo – prosegue l’ex ministro – per esitare a prendere una decisione attesa da tanto tempo e troppe volte rinviata per miopia o nell’erronea convinzione che si tratti di un problema secondario. Scelte come queste, invece, danno veramente la misura del cambiamento e del grado di consapevolezza raggiunto della collettività. Non c’è tradizione che possa giustificare la sofferenza degli animali”.