«Noi siamo un partito tematico, l’unico nel panorama politico ad avere certe priorità. Non c’entriamo nulla con il civismo, e non ci accomoderemo in altre forze politiche che stanno nascendo». Spazza il campo dai possibili equivoci Michela Vittoria Brambilla, ex ministro di Forza Italia e presidente del Movimento Animalista, partito che si sta strutturando sul territorio a grande velocità e che punta a competere in tutte le tornate elettorali.
In un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della sera, precisa che la nuova formazione non entrerà in nuovi contenitori centristi e sottolinea la diversità del Movimento Animalista rispetto alle altre realtà politiche: «Siamo una cosa diversa. Abbiamo una proposta tematica che ci caratterizza, fondata sulla tutela dei diritti degli animali e sulla difesa dell’ambiente, e ci rivolgiamo ad un elettorato trasversale, come trasversali sono le provenienze di chi fa parte del movimento e di chi vi aderisce». Allo stesso modo, l’on. Brambilla precisa anche la totale assenza di un’impronta ideologica nel Dna della nuova realtà: «Le ideologie non ci sono più e la nostra ragione di esistere è altra. Pensiamo a quello che furono i Verdi 25 anni fa, quando arrivarono sulla scena politica ottenendo successo e risultati concreti con una forte proposta ambientalista. Quando si sono trasformati in un partito ideologico, schiacciandosi a sinistra, sono scomparsi, perché questi temi non sono nè di destra nè di sinistra». Stigmatizzata anche la forte disattenzione della politica verso un mondo che interessa milioni di italiani: «Silvio Berlusconi è stato l’unico leader che ha dato attenzione e peso a queste tematiche, dichiarando pubblicamente che si impegnerà per portarle avanti. Per il momento, non lo ha certo fatto Renzi, con le sue politiche deleterie, non lo fa Grillo. Vediamo cosa faranno in futuro». E questo si presuppone condizionerà le alleanze future perché, in attesa di conoscere la legge elettorale, la presidente del Movimento Animalista ribadisce: «Per cambiare veramente le cose dobbiamo essere eletti, entrare con i nostri rappresentanti nelle istituzioni, ad ogni livello. Ma serve anche allearsi con chi condivide il nostro programma, a partire da una riforma costituzionale che preveda la tutela dei diritti degli animali e la difesa dell’ambiente. Ma abbiamo le idee chiare anche sull’economia – più crescita, meno tasse, più spazio alle imprese ecologiche e alla Green economy che è in grande espansione – o sull’immigrazione: siamo dalla parte di chi non ha voce, quindi certo difendiamo i più deboli, i profughi, le donne, i minori che arrivano, che è però ben diverso dall’accoglienza indiscriminata. Ci confronteremo. Ma restando noi stessi, un partito diverso da tutti gli altri».