“Dobbiamo intervenire con decisione per modificare una legge regionale sul randagismo che si sta dimostrando inefficace e insoddisfacente”. Lo ha detto ieri la presidente del Movimento Animalista, on. Michela Vittoria Brambilla, intervenendo telefonicamente al convegno “Modifiche alla legge regionale 12/1995. Una proposta animalista” organizzato dal Movimento Animalista Puglia all’hotel President di Lecce.
“La principale mancanza della legge del 1995 – ha aggiunto l’on. Brambilla – è quella di non cogliere il valore della tutela degli animali, considerati ancora come oggetti invece che esseri senzienti quali sono. Per questa ragione, quando parliamo di gestione privata dei canili da parte di aziende private, dobbiamo stare molto attenti a non sottomettere mai l’interesse dei quattro zampe alla logica del profitto, con gare al ribasso in cui vincono soggetti che non hanno alcuna esperienza nella gestione dei canili. Lo stesso principio valga per le adozioni, che devono avere l’unico obiettivo di donare una vita dignitosa agli animali. Episodi come quello avvenuto sabato a Sciacca, in cui 33 randagi sono stati avvelenati, impongono alle istituzioni di trovare soluzioni immediate e risolutive per garantire protezione adeguata ai quattro zampe ”.
Proprio in questa direzione vanno le proposte di modifica apportate dal Movimento Animalista, che saranno presentate dai consiglieri regionali di Forza Italia. “Punto principale – spiega la coordinatrice del Movimento Animalista Puglia Daniela Fanelli – è il riconoscimento degli animali come esseri senzienti. Da ciò deriva la necessità di non accreditare le strutture basandosi su criteri quantitativi, come il minimo ribasso, bensì qualitativi: l’esperienza maturata, il rispetto degli standard di benessere animale, le cure mediche ricevute, il numero di adozioni definitive effettuate. Inoltre in molti articoli che riguardano gli obblighi di Asl e comuni sostituiremo la parola ‘possono’ a ‘devono’: per le istituzioni non deve essere facoltà bensì dovere sterilizzare i randagi e soccorrere gli animali in difficoltà. Infine con la nostra proposta diventerà reato tenere i cani sempre a catena o prigionieri sul balcone”.
“La Puglia è purtroppo seconda solo alla Campania per l’impatto del randagismo che, oltre a indicibili sofferenze, comporta un costo economico di 27 milioni di euro l’anno”, ha detto Monica Abrescia, coordinatrice del Movimento di Taranto. Lo scorso luglio – ha aggiunto – abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti in quasi 300 comuni pugliesi, per capire la situazione del randagismo e dei canili: solo il 30% ci ha risposto, con dati spesso incompleti e contraddittori. Serve maggiore impegno da parte delle istituzioni.
Didascalia. Nella foto da sinistra a destra: Pierre Luigi Trovatello, coordinatore Movimento Animalista provincia di Lecce; Monica Abrescia, coordinatrice MA provincia Taranto; avv. Luigi Vitali, coordinatore Forza Italia Puglia; Daniela Fanelli, coordinatrice MA regione Puglia; Silvana Camposeo, coordinatrice MA Brindisi; Massimiliano Vaccariello, coordinatore MA provincia Barletta-Andria-Trani.