Resterà con la famiglia affidataria Milady, il labrador “conteso” tra due famiglie. Come riporta il Messaggero Veneto è questa la decisione del giudice Milena Granata, che ha accolto l’istanza dell’avvocato Alessandra Marchi, avvocato e coordinatrice del Movimento Animalista Friuli Venezia Giulia. Milady era stata tolta al suo proprietario nel 2016 a seguito di un’indagine per abbandono di animale, che si è chiusa con una messa alla prova e dunque l’estinzione del reato. Dissequestrata, Milady sarebbe dovuta tornare dal vecchio proprietario. Marchi s’è opposta, facendo presente che Milady ormai viveva stabilmente in una famiglia da oltre tre anni e che i nuovi padroni le avevano garantito non solo mantenimento e cure veterinarie ma anche attenzioni amorevoli, consolidando il legame affettivo. «Il giudice Granata, anche condividendo l’orientamento giurisprudenziale, ha ritenuto prioritario e meritevole di tutela il benessere psico-fisico e la tranquillità di Milady, riconoscendo la stessa quale essere vivente capace di percepire con dolore comportamenti non ispirati a simpatia, compassione ed umanità –. ha sottolineato Alessandra Marchi –. Lo sradicamento dalla situazione familiare in cui Milady ha vissuto in questi anni avrebbe minato in modo irreversibile lo stato di benessere faticosamente raggiunto, comportando lo sviluppo di sintomi da ansia e da separazione anche molto gravi». Marchi, come tutto il Movimento Animalista, chiedono al parlamento di approvare la proposta di legge dell’on. Michela Vittoria Brambilla che inserirebbe gli animali nello stato di famiglia, disciplinando il loro affido anche in queste situazioni.