Il 5 gennaio si è svolta a Roma una manifestazione del Movimento Animalista contro lo sfruttamento degli animali nei circhi. Decine di attivisti e simpatizzanti del Movimento hanno sfidato la rigida temperatura per manifestare il proprio dissenso a viale Tor di Quinto, davanti agli ingressi dell’American Circus, il più grande circo al mondo che vanta tra le sue attrazioni ben 50 animali.
Promotori dell’iniziativa, la coordinatrice del Movimento Animalista Roma Cristina Valeri e il suo direttivo, che hanno invitato gli spettatori con figli e nipoti a riflettere su quanto stavano per fare. Pensare di “divertirsi” assistendo allo sfruttamento forzato di animali strappati ai loro habitat e costretti ad “esibirsi” contro natura, non è un bel modo di impiegare il tempo. Costringere degli animali a subire torture, a vivere un’esistenza in perenne prigionia, a continui estenuanti viaggi in condizioni drammatiche, tutto questo in nome di un anacronistico “spettacolo circense”, non è degno di un paese che si proclama civile come il nostro.
“Per questa ragione il Movimento Animalista – precisa Valeri – chiede con forza al governo, che il 27 dicembre scorso ha lasciato cadere la delega per il superamento graduale dell’utilizzo degli animali nei circhi, di porre rimedio: tramite la proposta di legge dell’Intergruppo parlamentare presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla si potrà prorogare la delega ed emanare la norma che la stragrande maggioranza degli italiani attende da decenni. Difenderemo sempre, con forza, i diritti di chi non ha voce”.